Concerto “La musica ci aveva chiusi in un circolo magico”

In occasione delle celebrazioni della Festa della Repubblica Italiana che vede Regione Abruzzo Ospite d’Onore, il concerto a cura dell’Istituto Nazionale Tostiano porta a Madrid le più celebri romanze e liriche di Francesco Paolo Tosti su testi di Gabriele d’Annunzio.
Il Programma generale Radici e rotte: l’Abruzzo a Madrid, che vede Regione Abruzzo Ospite d’Onore per le celebrazioni della Festa della Repubblica Italiana, coordinato da Casa Abruzzo, conta con moltissime iniziative, volte a portare alcune delle eccellenze della nostra meravigliosa regione nella capitale spagnola dal 31 maggio 2025 al 17 gennaio 2026.
Il concerto La musica ci aveva chiusi in un circolo magico. Tosti e d’Annunzio: storia di un sodalizio tra poesia e musica, a cura dell’Istituto Nazionale Tostiano, si terrà il 31 maggio ore 21 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid (C. Mayor 86, Madrid). L’entrata è gratuita fino a esaurimento posti, previa registrazione obbligatoria all’indirizzo: secrdir.iicmadrid@esteri.it

D’Annunzio amava la musica e il suo stesso stile poetico e narrativo si contraddistinguono per una peculiare musicalità. Molti furono i compositori ai quali il Vate prestò le parole per la realizzazione di capolavori musicali nell’ambito operistico e cameristico: Debussy, Pizzetti, Malipiero, Respighi, Zandonai, Casella, Montemezzi, Franchetti ecc., solo per citare i più importanti. Su tutti però spicca il sodalizio con il compositore ortonese Francesco Paolo Tosti, che diede vita a romanze e liriche divenute pagine importanti della storia musicale otto-novecentesca.

I due si conobbero nel 1880 nell’antico conventino di Francavilla trasformato in studio-abitazione dal pittore Francesco Paolo Michetti e divenuto cenacolo culturale di letterati e artisti quali lo stesso Tosti, un giovanissimo d’Annunzio, Matilde Serao, Edoardo Scarfoglio, Basilio Cascella, Costantino Barbella, ecc. Tosti è già celebre in tutta Europa mentre D’Annunzio è appena diciasettenne. Nasce quindi un rapporto di amicizia e un’alchimia artistica tra il poeta e il compositore che va dal 1880 all’anno della morte di Tosti nel 1916. In questo arco temporale videro la luce oltre una trentina di piccoli e grandi capolavori, tra i quali spiccano soprattutto quelli composti nell’ultimo periodo, quali: il ciclo delle Quattro canzoni d’ Amaranta (1907), ‘A vucchella (1907), i Due piccoli notturni (1911) e i poemetti La sera (1916) e Consolazione (1916), pubblicati postumi per interessamento diretto di d’Annunzio. Sono pagine dove si alternano languore, sensualità, pene d’amore, malinconia, sofferenza, amarezza e dolcezza, in un connubio sempre perfetto fra la musica tostiana e i musicalissimi versi dannunziani.